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26.5.14

Dentro il voto di Casalecchio





Terminato lo spoglio delle amministrative di ieri, non vogliamo certo nascondere che a Casalecchio l'effetto delle scelte sbagliate dell'amministrazione Gamberini sul risultato elettorale e' stato inferiore alle aspettative (il primo riferimento e' naturalmente a una raccolta differenziata insensata, ma anche a un'espansione edilizia sproporzionata e abnorme).

Non e' possibile, pero', dire che questo effetto e' stato trascurabile. Vorrebbe dire fare a botte con la matematica. E dato che vince lei, conviene guardare da vicino i numeri del voto.

La coalizione di centrosinistra ha perduto il 4,28% dei consensi, passando dal 66,70% del 2009 al 62,42% di oggi. Il PD, pilastro di questa coalizione, ha certamente tenuto, con un + 0,99% tra comunali del 2009 e comunali di ieri (51,46%). Ma niente di piu'.

Se si spinge l'analisi all'interno della coalizione, i risultati sono per il blog ancora piu' interessanti.
L'area della sinistra ecologista, rappresentata nel 2009 dalle tre liste “Federazione Verdi-Civica”, “RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA – COM.ITALIANI” e “SINISTRA - PER CASALECCHIO”, nella tornata elettorale di cinque anni fa totalizzava a Casalecchio il 10,16% dei consensi (fonte Prefettura di Bologna).

Oggi, le due liste “SEL – Comunisti Italiani” e “Lista civica Prima Casalecchio” - all'interno della quale si e' candidata la contestata assessore uscente all'ambiente Beatrice Grasselli – ottengono insieme il 5,9%.
Il gradimento complessivo delle liste della sinistra ecologista fra gli elettori casalecchiesi e' quindi calato del 41,9%, e se confrontiamo il 5,40% dei Verdi nel 2009 col 2,89% della lista della Grasselli oggi, i numeri parlano da soli sul pensiero dei casalecchiesi piu' interessati all'ambiente.
Secondo i dati attuali forniti dalla Prefettura, la “Lista civica Prima Casalecchio” non avra' alcun seggio in consiglio comunale.

Poi, e' evidente che i partiti della coalizione di centrodestra non sono andati affatto bene, in linea col dato nazionale, pur restando quest'area politica la seconda di Casalecchio (15,7%). All'interno di questa alleanza, la nuova lista civica "Rivogliamo i cassonetti" ha conseguito il 2,18%.
 + 2,75% per l'altra lista civica, l'indipendente "Casalecchio di Reno" di Bruno Cevenini (aveva il 5,62% nel 2009).

Non cerchiamo di capire se la lista del M5S Paolo Rainone, che ha totalizzato il 13,40% diventando il secondo "partito" casalecchiese, abbia raccolto i delusi dal centrodestra piu' che quelli del centrosinistra, o quale sia stato l'effetto dell'astensionismo sul voto (+ 5,39% di astenuti rispetto al 2009).

Ci interessa di piu' rispondere alla domanda che veniva posta sul “Carlino” del 27 aprile: “le polemiche sul porta a porta” peseranno sul voto?”

La risposta e' SI'. Solo che l'effetto e' stato rilevante prevalentemente dentro l'area del centrosinistra, anche ponendo le premesse per cambiamenti negli equilibri della coalizione Bosso.

E quindi vogliamo sperare che chi ci governera' nei prossimi cinque anni tenga conto, non fosse altro, del pensiero del SUO elettorato.


17.5.14

Otto giorni alle elezioni. Uno sguardo dalla finestra del blog (aggiornato con interviste E'tv)

Otto soli giorni al voto. E da oltre due settimane i quotidiani locali sembrano aver imposto alla campagna elettorale una sordina pesante come il piombo: cosi', proprio quando i programmi elettorali si precisavano, e le iniziative si infittivano, molti cittadini si sono trovati piu' a corto di strumenti per conoscere e valutare le proposte politiche in campo. 
Chi ha saputo di un confronto radiofonico tra i candidati sindaco di Casalecchio, avvenuto nei giorni scorsi, che sarebbe stato utilissimo?
La situazione e' decisamente assurda per la nostra cittadina, il maggiore centro della provincia interessato dal voto, dove in molti pensano al cambiamento e c'e' anche chi intravede la possibilita' del ballottaggio.

Mi rifiuto!” provera' a dare il suo piccolo contributo. Ribadendo che e' del tutto apartitico, non legato a nessuna lista o coalizione... ma non per questo cieco o privo di comprendonio, come tanti altri elettori.


Il bilancio della campagna elettorale appare molto disuguale.

Il massimo sforzo per far conoscere programmi e candidati sembra averlo dimostrato la lista civica “Casalecchio di Reno” di Bruno Cevenini, che ha anche voluto iniziare per primo la corsa elettorale, fin dall'inizio di aprile.
Cevenini, crediamo, ha fatto leva con abilita' sulla sua posizione di noto commerciante del centro, per massimizzare sul territorio il valore di una presenza conosciuta.
Nella lista si trovano certamente personalita' propositive, perche' il programma appare concreto, vicino alle esigenze dei casalecchiesi e dotato di alcune buone soluzioni. Sulla riforma della differenziata si propone il ritorno alla situazione precedente il porta a porta integrale.

Proprio pensando ai programmi, e' difficile capire perche' non sia stata trovata una convergenza elettorale fra la lista di Cevenini e la coalizione che sostiene Erika Seta - la trentanovenne prima candidata donna a sindaco di Casalecchio, che dimostra da anni tutte le capacita' necessarie per essere un ottimo primo cittadino.
Diffidenze politiche? Personalismi? Non capiamo che cosa abbia tenuto lontane le due liste, ma a parere del blog l'unione di queste due forze, che condividono moltissimi punti programmatici, avrebbe forse messo un' ipoteca sugli scranni di maggioranza di Casalecchio.
Senza questa convergenza, la coalizione della Seta dovra' vedere quanto “pesano” in piu' per l'elettorato un valido candidato sindaco e una nuova lista civica di sostenitori, rispetto a due  partiti che a Casalecchio, nel 2009, raggiunsero sommati circa il 25% (PdL e Lega Nord).
A proposito: la lista civica recentemente creata e' “Rivogliamo i cassonetti”, che certamente non ha scelto il suo nome alla fiera del trendy, ma che a giudicare dalle sue affermazioni ha saputo crearsi alcune competenze in materia di raccolta dei rifiuti. 
Secondo questo blog, la proposta della coalizione della Seta e' fra le migliori in assoluto in tema di riforma della differenziata a Casalecchio.
Per il resto, rinegoziazione degli accordi sovracomunali, mobilita', snellimento burocratico, stop al cemento, diversificazione dell'offerta culturale, appaiono argomenti ben centrati sulle necessita' di Casalecchio.

Guardando piu' a sinistra, la vera novita' per Casalecchio e' il debutto del Movimento 5 Stelle. La lista che sostiene l'ingegnere salernitano Paolo Rainone e' forse l'emblema di come vede Casalecchio un gruppo di persone spesso molto istruite, spesso provenienti da fuori citta'. Uno sguardo “libero”, capace quindi di cogliere subito cio' che non funziona, forse piu' che di  proporre soluzioni localmente adattate. Rainone non ci ha messo molto a concludere che a Casalecchio e' necessario “semplificare la vita di tutti in questi luoghi stupendi, da troppo tempo lasciati alla gestione di pochi dirigenti di partito, oramai distanti dai veri bisogni dei semplici cittadini.” Le iniziative del M5S sul territorio risultano non pervenute a questo blog, ma abbiamo trovato il programma elettorale.  Sulla differenziata, alcune proposte valide (“Agevolare la diffusione di tritarifiuti da lavandino che riducono sensibilmente la quantità di rifiuti organici”) in un contesto forse un po' confuso: “ Introdurre in alcune zone del Comune, dei cassonetti con apertura elettronica mediante scheda personalizzata per la raccolta dell’organico, dei pannolini, degli sfalci sempre mediante l’utilizzo di sacchetti personalizzati”, a quanto pare senza abolire lo stoccaggio in casa (“Aumentare la frequenza [di prelievo] per alcune tipologie di rifiuti come l’organico ed i pannolini.”).

E per finire senza stress, la coalizione collegata alla giunta uscente dell'attuale sindaco PD Gamberini. Ci sentiamo di affermare senza timore di smentite che ha fatto la campagna elettorale piu' grigia di Casalecchio. Senza idee, senza slancio, senza alcuna volonta' di correggersi e con tutto il peso di quattro componenti della giunta uscente al suo interno – giunta che ha firmato alcuni tra i piu' grossi errori amministrativi di Casalecchio: porta a porta sbagliato, area ex-Sapaba, etc. etc. -, questa coalizione potra' ancora vincere se la maggioranza dei casalecchiesi preferira' tenersi alcune facce e problemi magari non graditi, ma gia' noti, piuttosto che sperimentare personalita' e proposte nuove.


Casalecchio avra' quello che sapra' meritarsi col voto.



 Ultim'ora 22 maggio:  le interviste di E'Tv a Paolo Rainone, Erika Seta, Bruno Cevenini, Massimo Bosso.


13.5.14

Il gioco delle tre carte


A distanza di alcuni giorni dal post sulla campagna elettorale, e soprattutto a meno di due settimane dal voto, i programmi dei soggetti politici in competizione per l'amministrazione di Casalecchio si sono delineati meglio. 

Ci sembrava di avere gia' illustrato a sufficienza la proposta presentata dai sostenitori dell'attuale assessore ai servizi sociali Massimo Bosso, candidato sindaco PD, ma certi modi della campagna elettorale in corso impongono di tornare sull'argomento.

Come tanti casalecchiesi ci siamo ritrovati in buchetta nel giro di una settimana ben due diversi depliant elettorali del PD.
Si credeva che non avessimo capito bene? Ce n'era motivo!
Lo abbiamo gia' segnalato: il programma della coalizione che sostiene l'assessore Bosso – coalizione che in diverse liste ospita praticamente mezza giunta uscente, tra cui la super-integralista assessore all'ambiente Beatrice Grasselli gia' asfaltata alle primarie – NON prevede ALCUN tipo di modifica al sistema di raccolta della differenziata oggi in vigore. 

Citiamo testualmente:
"La Comunita'  Europea prevede il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2015. Il sistema porta a porta si deve legare al principio di equita' ovvero prevedere incentivi per chi produce meno rifiuti e differenzia meglio.
Il sistema di Casalecchio e' gia' pronto attraverso i codici a barre e in particolare grazie al transponder sui bidoni dell'indifferenziato a mettere in piedi un sistema di incentivi, compatibilmente con le norme tributarie previste a livello nazionale".

In sostanza: si', ci sarebbero i tempi tecnici per raggiungere il 65% sperimentando sistemi diversi; e NO, non cambieremo niente nel sistema di raccolta, anzi, potenzieremo il sistema di tracciamento informatizzato fino al livello del cittadino. Introdurremo pero' qualche sgravio fiscale sui pesi che rileveremo.


Queste affermazioni, molto nette e precise, sono vincolanti per l'intera coalizione. Ecco perche' questo blog trova assolutamente fuorviante da parte del PD casalecchiese inserire in altri volantini frammenti di ipotesi diverse, sempre estremamente vaghe e generiche, ma tali da poter illudere chi non e' ben informato.


Di nuovo citiamo testualmente, da uno dei volantini imbuchettati: "Il sistema porta a porta deve prevedere incentivi (...). Il sistema e' gia' pronto (...). Vanno valutati e introdotti sistemi che riducano le difficolta' per i cittadini". Punto e stop.


Dov'e' la modifica della differenziata? 


Riteniamo che il PD di Casalecchio capisca benissimo quello che mette nella posta dei cittadini. E dopo che  da piu' di un anno le minoranze consiliari e migliaia di casalecchiesi esprimono a questo soggetto politico che questa differenziata non va, anche avanzando proposte precise per migliorarla; allora parole vuote come queste non possono che avere il sentore della malafede.