Si
pensa alla patria del riciclo, alla nonna di tutte le
amministrazioni virtuose in materia di rifiuti, e si dice Germania.
Operosi come castori, nell'intimita' delle loro case i tedeschi
praticano da anni con nordica costanza
la separazione dei gusci d'uovo dai loro imballaggi, quella tra il
vetro verde e il vetro chiaro, il lavaggio dei vasetti di yogurt
prima del versamento nel bidone della plastica, e altro ancora.
Encomiabile, e un mezzo shock per i visitatori stranieri.
E'
comune buon senso che per ogni paese vada applicata una ricetta
specifica. Mangeremmo a Dresda il ragu' alla bolognese? Forse non e'
una buona idea nemmeno tentare di cucinare i crauti a Bologna.
Ma
visto comunque che la Germania e' un punto di riferimento indiscusso
per un efficiente ciclo dei rifiuti, il blog ha voluto fare un giro nel
web per vedere come si raccolgono i rifiuti differenziati in Germania.
Qualche piccola perla.
L'immagine
sotto mostra un'isola ecologica in Germania. E' un sistema
comunemente adottato nelle zone densamente popolate, come informa la
German
Recycling Technologies and Waste Management Partnership association,
serissima e potente associazione nazionale specializzata.
Per la fase che precede i mezzi pubblici di raccolta ci sono: o bidoni
di plastica fra 90 e 390 litri; o cassonetti (si', cassonetti!) fra
500 e 1100 litri. Sopra queste dimensioni, si usano anche container
fino a 5000 litri, tranne per l'organico. Sta alle autorita' locali
decidere i dettagli del sistema da applicare, perche' ogni situazione
ha la sua specificita'. Lo svuotamento di questi contenitori e'
meccanizzato.
Includiamo
una raccomandazione dell'associazione tedesca: “Laddove gli scarti
di cucina o l'organico sono raccolti con questi contenitori, si
dovrebbe assicurare uno svuotamento frequente (di solito parecchie
volte a settimana)”. La massaia bolognese lo sa da sempre. Gli
amministratori locali, chissa'...
Chi
e' interessato, si guardi tutta la scheda tecnica: ci sono anche i
costi
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