Esce in questi giorni “CasalecchioNews” di aprile. In prima pagina un intervento del sindaco di
Casalecchio Gamberini fa il punto sulla bidonata comunale abbattutasi
sulla citta'.
L'esordio dell'articolo e' sul numero
di kit distribuiti e sulla partecipazione alle assemblee.
Partecipazione: “oltre 6.000 cittadini”. Bene, benissimo. Ma
siccome il blog ad alcune assemblee c'era, sa che una buona meta'
degli interventi erano di perplessita' quando non di critica
al metodo adottato dalla giunta con pugno di ferro. Poi c'era chi
semplicemente chiedeva chiarimenti e non per questo usciva poi
rassicurato. Sentirsi quindi “confortato” da parte del sindaco e
aver “raccolto ottimi segnali” dalle assemblee (parole tratte
dall'articolo) e' un po' come sventolare il bandierone allo stadio,
quando ha segnato la squadra avversaria.
Ma per Gamberini “i cittadini piu'
critici erano spesso animati dalla preoccupazione per il decoro o per
il comportamento individuale del proprio vicino”. Beh, qui il
sindaco ha visto proprio un altro film. Il vicino c'entra poco:
c'entra la puzza in casa; c'entra il non potersi muovere se si
vogliono svuotare i rifiuti; c'entrano orari impraticabili e spazi
che non si hanno per farsi la discarica domestica. C'entra l'estate
che arrivera' e ci trovera' con l'organico che marcisce fra le nostre mura. C'entra il
rispetto delle esigenze di tempo e di spazi di vita dei cittadini.
C'entra l'ascolto.
Si', perche' sono tutte cose che
all'amministrazione sono state dette chiarissimamente fin dai
consigli comunali di sei mesi fa, con tanto di proposte correttive.
Tutte ignorate. Poi sono venute le lettere e le mail al sindaco
(sulle quali mancano i numeri). Poi le assemblee. Poi le centinaia di
firme raccolte da un raggruppamento trasversale di forze politiche.
Poi il 20% delle famiglie che non ritira il kit (dato tratto
dall'articolo). Ma la giunta non vede e non sente: un atteggiamento
sordo e intollerante che sta all'opposto della medicina consigliata
da Gamberini per i casalecchiesi ancora scettici. La ricetta per
superare le perplessita' e' infatti “la solidarieta' sociale”.
Solidarieta' sulle scelte dell'amministrazione, naturalmente, perche'
sul modificare qualcosa del progetto che cambiera' la vita ai casalecchiesi non ci sono che promesse per un futuro
indefinito.
“Il senso civico trova vigore nella
fiducia verso gli altri, le istituzioni, lo Stato”, scrive il
sindaco. Ecco, in queste condizioni avere fiducia verso le
istituzioni locali diventa un'impresa molto, ma molto difficile.
Sono completamente d'accordo!
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