La notizia e' molto importante per chi segue le zoppicanti e a volte anche fantozziane vicende della raccolta differenziata nei nostri centri cittadini. La riportiamo in estrema sintesi, citando e nerettando dall'"Espresso":
"Il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando ha spostato le lancette dell'orologio: i comuni italiani potranno raggiungere con comodo i livelli minimi di raccolta differenziata previsti per legge. Avranno tempo tempo fino a tutto il 2014 per raggiungere quota 35 per cento, il 2016 per il 45 e addirittura il 2020 per il 65%, obiettivo che era stato previsto per la fine del 2012".
Da "L'Espresso" del 28.11.2013 |
Il testo citato dall'articolo e' il "Collegato ambientale alla legge di stabilita'", approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 novembre scorso, art.15 (espresso in stretto burocratese e cosi' spiegato).
Sono abbastanza chiare le implicazioni? Per come la capisce il blog, Casalecchio, che secondo l'ultimo Rapporto Arpa stava al 40,5% di differenziata, potrebbe tornare al sistema misto sacchi-cassonetti stradali, che adottava fino all'aprile 2013, quando e' stato applicato il famigerato porta a porta integrale, e tenerselo ancora per qualche tempo senza conseguenze di legge! E per fare un esempio anche Budrio, che il 35% l'aveva superato benche' di poco (35,6%), non sarebbe obbligato a migliorare di 10 punti la sua performance fino al 2016.
Intendiamoci bene: non vogliamo dire affatto che siamo lieti di rinunciare, finche' possibile, ad ottenere risultati migliori nella percentuale di differenziata!
Diciamo invece che si puo' fare a meno di lanciare crociate da ultima spiaggia, tanto fanatiche quanto improvvisate nei metodi, al grido di "comunque la legge lo impone"! Le amministrazioni si possono prendere tutto il tempo necessario per fare con ponderatezza tutto quanto finora non e' stato fatto (ma crediamo si possa ancora fare!) a Casalecchio di Reno:
- COINVOLGERE la cittadinanza, sia richiedendo un maggiore impegno per dare piu' efficienza al sistema tradizionale, sia, qualora davvero non si possa evitare di cambiare, favorendo la partecipazione in fase di progettazione dei nuovi sistemi, senza limitarsi ad informare la cittadinanza di come la sua vita quotidiana sara' stravolta;
- STUDIARE seriamente la grande varieta' di approcci possibili, tenendo presenti le esperienze internazionali e le specificita' del territorio;
- praticare la SPERIMENTAZIONE dei molti metodi esistenti e dare trasparenza assoluta ai risultati conseguiti, prima di assumere decisioni definitive;
- prendere le decisioni principali in sede politico-amministrativa locale - ne' a livello sovracomunale, ne' con l'ingombrante partecipazione del gestore della raccolta;
- applicare INCENTIVI a chi piu' differenzia e non piu' tasse per tutti a fronte di servizi peggiori;
- decidere a chi affidare l'APPALTO della raccolta in regime di vera concorrenza e trasparenza, sulla base di un capitolato deciso dagli amministratori locali e non dai gestori o da altri soggetti politici.
E scusate se e' poco!