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10.9.14

Facile, flessibile, vicino, efficace. Il blog propone la sperimentazione


Secondo questo blog, i principi che dovrebbero ispirare un buon sistema di raccolta differenziata possono essere riassunti in quattro aggettivi: Facile, Flessibile, Vicino, Efficace.
Quello che non troviamo a Casalecchio, dove vediamo in questi giorni una forte recrudescenza dell'abbandono di rifiuti fuori dalle modalita' imposte dalla giunta Gamberini. Le multe fioccate in abbondanza, anziche' risolvere i problemi,  hanno forse esasperato il fenomeno e lo scenario e' inaccettabile!

Ai costi di un buon sistema non abbiamo fatto riferimento, perche' la sostenibilita' economica ci viene ricordata  continuamente dai nostri amministratori (salvo poi documentarla a piacimento: qualcuno ha mai visto i dati della spesa per Hera a Casalecchio, che si dice sia terribilmente elevata?).
Ma gli amministratori dovrebbero avere ugualmente presente che dietro i rifiuti differenziati ci sono i cittadini. Persone con vite gia' piene che fanno oggi un lavoro in piu' (la differenziazione spinta), un lavoro quotidiano, continuativo e ben poco gradevole,

                          e meritano quindi rispetto e remunerazione (in varie forme).

Crediamo fortemente che a Casalecchio vada recuperata la sperimentazione, erroneamente non fatta prima dell'avvio del sistema. E' questo a parere del blog il sistema piu' sicuro per cambiare in meglio, pur garantendo tempi spediti. Fra l'altro, il governo ha posticipato la scadenza per il raggiungimento del 65% di differenziata, evidentemente preoccupato anche del COME e non solo del QUANTO: non c'e' quindi alcuna pressione esterna a proseguire su strade sbagliate! Quello che non ha senso e' l'inerzia...

La sperimentazione dovrebbe essere multipla, in modo da effettuare brevi e serie prove contemporanee di piu' soluzioni possibili – tagliando cosi' i tempi e permettendo di decidere dati alla mano il sistema o i sistemi migliori, piu' sostenibili per la gente e adatti a radicare piu' ampiamente nel comportamento collettivo l'obiettivo di un'alta quota di differenziata.

Per cucire quel “vestito su misura” - sistema personalizzato – che oggi manca a Casalecchio, secondo questo blog dovrebbero essere sicuramente tenuti in conto tre fattori:

URBANISTICA
COMPOSIZIONE SOCIALE
TEMPI DI LAVORO e di vita prevalenti.


Alcune densita' abitative a Casalecchio (elaborazione di "Mi Rifiuto!)


Nella cartina qui sopra abbiamo evidenziato in rosso alcuni quartieri di Casalecchio (si sarebbe potuto evidenziarne di piu'). Sono particolarmente critici per:

-    densita' abitativa altissima (pari a oltre 10.000 abitanti/kmq – calcolata sul numero di residenti fornito dal Comune);
-    notevole presenza di anziani e/o di stranieri, spesso con maggiore difficolta' per i primi, a spostare carichi pesanti, e per entrambi – non sempre, certo - a cambiare radicalmente abitudini.

La presenza di caseggiati piu' datati, privi di ascensore e/o terrazzi, e' un ulteriore elemento critico.
Abbiamo fatto i calcoli di densita' solo su una parte dell'abitato (e non tutti i quartieri che abbiamo calcolato sono stati evidenziati nella cartina qui sopra), senza comunque mai ottenere densita' minori di 7.000 ab./kmq .

Ci si potrebbe sbizzarrire a suddividere diversamente la nostra cittadina (per aree omogenee o in altri modi), ma certo non si possono conteggiare per la densita' abitativa ad esempio i parchi e i grandi giardini, perche' il criterio e' che i rifiuti – specialmente l'organico e l'indifferenziato - debbono essere conferiti COMODAMENTE, vicino a casa.

2. Composizione sociale. E' il Comune nel suo rapporto demografico a certificare che la maggioranza delle famiglie casalecchiesi ha in realta' un solo componente (38,94%)! E la fascia successiva (31,32%) e' fomata da soltanto due persone. Questo e' un altro elemento molto critico quando, come ora a Casalecchio, vengono fissati orari di esposizione troppo ristretti. Un single evidentemente ha serie difficolta' ad aggiungere all'organizzazione della sua vita anche il rispetto di limitate fasce orarie per l'esposizione dei rifiuti, e se lavora la situazione diventa facilmente insostenibile. Ma ci pare che anche per molte coppie lavoratrici il sistema attuale sia poco praticabile. E quando tra il 17,11% di famiglie a tre componenti ci sono coppie con un bambino piccolo, o un genitore e' spesso a casa, o si tratta di fortunati proprietari di giardini/ampi appartamenti, o il pupo, secondo noi, cresce tra i rifiuti!

Sui tempi di lavoro, si sa che l'orario 9-17 e' ormai un lontano ricordo. Turni (nel commercio, sanita', servizi...), flessibilita', rientri, flussi di lavoro variabili per artigiani e liberi professionisti, dipingono il quadro di una societa' sempre piu' parcellizzata e mutevole nella disponibilita' di tempo libero, senza contare la cura familiare e vivaddio la voglia di avere un impegno in meno, possibilmente il piu' evitabile.

E quindi: le fasce orarie ristrette senza possibilita' di sversare con piu' liberta', per troppi casalecchiesi NON vanno bene!

La conclusione di “Mi Rifiuto!” e' che e' necessario reintrodurre, con modalita' nuove, il contenitore stradale. Su questo, con alcune varianti crediamo non insormontabili, concordano TUTTE le rappresentanze consiliari esterne alla giunta. Perche' non presentare una proposta piu' possibile unitaria a sindaco e assessori?

“Mi rifiuto!” suggerisce una sperimentazione breve e seria di piu' sistemi che includano il ripristino parziale della raccolta stradale. Chiediamo non piu' di tre mesi di verifiche su pochi metodi, compresa se si crede la semplice aggiunta di un giorno di raccolta dell'organico. Fra i sistemi da testare vorremmo fosse incluso il sistema di prossimita': contenitori stradali nel raggio di un centinaio di metri dalle abitazioni, almeno – e diciamo almeno - per l'organico. Con quanti eventuali contenitori ulteriori; se in aggiunta o in alternativa al sistema attuale; se con o senza identificazione dell'utente; se fisso o mobile, puo' essere discusso proficuamente in piu' sedi e diventare oggetto di prove. Ci sembra comunque che dove verranno sperimentati questi contenitori aggiuntivi, l'accesso dovra' essere consentito solo alle persone abilitate (aree chiuse o recintate) e forme di controllo dell'area poste in essere.
Si possono ipotizzare anche sperimentazioni a livello di singole famiglie o – dove c'e' disponibilita' – di condomini.

Ed ecco un'idea a basso costo. Perche' non utilizzare anche quanto gia' esiste, cioe'ad esempio la stazione ecologica davanti alla stazione ferroviaria Garibaldi, che oggi e' aperta solo part-time e pare poco usata dai cittadini?
Famiglie volontarie residenti nei pressi, e coinvolte nella sperimentazione, potrebbero essere autorizzate a sversare nella “Garibaldi” i rifiuti differenziati senza vincoli di giorni e orari, o con orari molto ampi, accedendo con un sistema identificativo e pesando i rifiuti conferiti.
Potrebbero ricevere uno scontrino per il peso versato nelle varie tipologie di rifiuto, cosi' da mantenere anche loro un riscontro della loro “performance”.
E a fine sperimentazione, l'amministrazione calcolerebbe qual e' il risultato.
Scommettiamo che i candidati alla sperimentazione, e risultati interessanti, ci sarebbero?
Poi, certo, piacerebbero le isole interrate almeno nei luoghi di particolare interesse urbanistico... citta' piu' bella e servizio rifiuti piu' fruibile per i residenti.

Assolutamente necessario prevedere incentivi concreti e immediati per i cittadini virtuosi, anche in forma di riduzione della tariffa comunale.  E anche come buoni-spesa, nel caso dell'introduzione di macchine automatiche accetta-rifiuti presso negozi o centri commerciali.

Ma ad avviso del blog l'incentivo principale puo' essere un altro.
Un “patto di sostenibilita'” per la gestione dei rifiuti tra amministrazione e cittadini.
L'amministrazione locale fissa obiettivi realistici (ad esempio, intorno al 65% di legge? Ricordiamo che nel 2012 eravamo al 40%...) e ne affida la realizzazione ai cittadini, accettando una breve fase di sperimentazione di sistemi diversi. Se i cittadini raggiungono e mantengono l'obiettivo con un certo sistema, il sistema sperimentato  “passa il turno” e una commissione paritetica e/o aperta alla societa' civile puo' decidere di applicarlo anche altrove; diversamente, il sistema e' bocciato.
Nei primi mesi del 2015 potrebbero gia' esserci tutti gli elementi per mettere in atto un sistema di raccolta piu' gradito ed efficiente.

Che cosa avrebbe la giunta da perdere (dopo aver promesso modifiche in campagna elettorale)?
Quanto potremmo guadagnare tutti noi in termini di qualita' della vita?

2 commenti:

  1. La proposta del blog in tema di revisione dei rifiuti mi sembra più che ragionevole. Cosa ne pensano le opposizioni?
    E la maggioranza? La sensazione è che vi possa essere un contratto capestro con Hera e che la nuova amministrazione si guardi bene dal metterci mano... Magari qualcuno dall'amministrazione mi smentirà...
    Le opposizioni hanno mai richiesto una informativa dettagliata (e pubblica) dei costi del servizio?
    Se così non fosse (a pensare male si fa peccato ma...) che difficoltà ci sarebbero a tentare una sperimentazione? Se fallissero tutte avrebbe ragione in fondo l'amministrazione e la Grasselli gongolerebbe. qunidi perchè non tentare?
    Chi vivrà vedrà.

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    1. Forse la giunta Bosso aspetta l'avvio dell'unione comunale con valsamoggia e sasso... poi passa la competenza all'unione dove il PD avra' una maggioranza schiacciante senza "rompini"... e quelli che a Casalecchio oggi aspettano sperando in chissa' cosa saranno per sempre f******. Bravi!

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