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4.3.13

Frammenti

E' una strana sensazione quella di veder avanzare come un meteorite prossimo all'impatto un progetto enorme, discutibile e poco condiviso in una citta' di 35.000 abitanti. Come se i cittadini che se lo vedranno piombare sulla vita di ogni giorno dovessero solo sperare nella ragionevolezza di chi lo impone, e cominciassero a capire che in ogni caso il loro quotidiano cambiera' parecchio.
E d'altra parte anche come se chi lo impone si stesse rendendo conto soltanto adesso di quanto dovra' modificare quel progetto per renderlo appropriato.



Dalle assemblee dei giorni scorsi di cui il blog ha avuto notizia: partecipazione di pubblico abbastanza numerosa e molto motivata. I presenti in gran parte conoscevano gli estremi del progetto e andavano per capire meglio i dettagli, ma anche per esprimere opinioni, perplessita', spesso contrarieta'.
Posizioni che si sono ascoltate da parte dei cittadini (non sono certamente tutte), a volte anche animatamente:

- perplessita' sulla ristrettezza delle fasce orarie di esposizione;
- contrarieta' a due soli prelievi settimanali di organico;
- richiesta di mantenere il cassonetto stradale almeno per la frazione organica;
- richiesta di chiarimenti sulle lettiere per gatti;
- perplessita' sul ritiro la domenica;
- critica al modulo da presentare: perche' chiedere ai cittadini anche i dati catastali?

Sui pannoloni si puo' ipotizzare che gli interessati non desiderassero parlarne in pubblico. A questo proposito comunque Hera ha voluto rassicurare che non sarebbe indispensabile usare i sacchi viola per conferirli in modo separato. Diventerebbe possibile sia metterli nel bidone dell'indifferenziata (ritiro il lunedi'), sia anche portarli di persona quando si vuole in alcuni luoghi fissati, come centri sociali, di cui verrebbe data informazione.

Ci aspetteremmo allora, per coerenza, che non si dovesse barrare alcuna "casella del pannolone" sul modulo di richiesta dei kit, ma che i sacchi dedicati, divenuti facoltativi, si potessero prelevare liberamente in qualche luogo opportuno, con privacy e senza formalita', da parte di chi li vuole.

Da parte dei rappresentanti di Hera segnaliamo per la sua assoluta opportunita' questo dato nuovo:

- sarebbe al vaglio l'ipotesi di creare alcune oasi ecologiche (quante? Dove? Fatte come?).

Hera ritiene invece impossibile rinviare l'attuazione del progetto "porta a porta" perche' verrebbe perduto il contributo regionale.


3 commenti:

  1. SARA' LA PROSSIMA DISTRIBUZIONE A CASALECCHIO??

    Un pollo contro i rifiuti organici
    Strana ma interessante iniziativa del comune francese di Barsac, in Gironda, 2000 abitanti, dove si stanno distribuendo, gratuitamente, polli mangia-avanzi di cibo. Finora ne hanno beneficiato 150 famiglie. La teoria alla base dell'iniziativa è che un pollo è in grado di consumare fino a 150 kg di cibo all'anno, avanzi che altrimenti finirebbero nella spazzatura.
    Secondo il sindaco il comune risparmierà circa 15mila euro all'anno di costi per smaltire, si stima, 150 tonnellate di rifiuti.
    Il compostaggio è oramai superato...
    (Fonte: Ecoblog)

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  2. :) Magari l'incontenibile signora Grasselli assessore all'ambiente sta pensando di dare in comodato un po' di capre, che eliminerebbero anche la spesa ad Hera per raccogliere gli sfalci. Per avere la capra comunale bisognera' avere il requsito di un master in mungitura presso un Ente di formazione approvato dal comune e consegnare l'impronta della retina di tutti gli abitanti della casa. Il latte verra' ritirato dalle 6 alle 6.30 il martedi' e il giovedi', in alternativa e' permesso farsi il formaggio purche' solo il sabato dalle 18 alle 22 e soggetto a bollatura comunale per appuntamento.

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  3. Quella della capra comunale è decisamente una proposta coerente e anche le modalità espresse si adattano perfettamente al modus operandi della nostra amministrazione!
    Scherzi a parte: siamo alla follia.
    Stanno sparando sciocchezze a caso. Dei pannoloni non sanno cosa fare: una volta scrivino sul sito del Comune che bisogna usare i sacchi viola, poi dicono che li puoi mettere nel bidone dell'indifferenziata dove però ce ne sta uno o al massimo due (e gli altri: li distribuisci equamente nei bidoni dei vicini?) poi dicono che li puoi buttare al centro sociale (senza considerare che ci devi arrivare cn tutto il carico di pannoloni sporchi..) poi dicono che faranno delle oasi di raccolta (forse..) insomma chi piu ne ha piu ne dica. Ci hanno tanto rotto dicendo che la pattumella dell'organico doveva essere aperta cosi i rifiuti non marciscono e ora ce ne danno una tutta bella chiusa! poi ci dicono: noooo, il bidone dell'indifferenziata non va in casa!!! va in cantina! già..ma dalla cantina dovrà uscire almeno ognitanto.. quindi? in quell'occasione se uno non ce la fa cosa deve fare? chiamare l'assistente sociale, la coopfacchini o ci saranno cartelli di studenti universitari che per 5 euro ti portano fuori il bidone? Ma per favore. Ragionate con la testa.

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