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14.1.13

"Per esempio" (2): Reggio Emilia

Non e' un mistero che per far crescere le percentuali di raccolta differenziata tanto e alla svelta, i comuni impongono il sistema porta a porta, e il gioco e' fatto. Questo blog ritiene che le decisioni calate dall'alto, come a Casalecchio, siano profondamente sbagliate, quando si modifica pesantemente il vivere quotidiano dei cittadini. Ma andiamo anche nel merito. Quello che non tutti sanno e' che anche adottando il “porta a porta” NON esiste un unico, “talebano” sistema da adottare. Si riesce a farlo anche in modo flessibile e abbastanza intelligente.

La differenziata “durissima”, del tipo “Casalecchio” (come diffuso dal Comune, senza cassonetti o contenitori su strada tranne uno, quello del vetro), puo' riuscire ad almeno tre condizioni:
- in comuni piccoli o medi;
- in comuni a non elevata densita' abitativa, dove i cittadini NON vivono prevalentemente in condomini medi o grandi, come a Casalecchio. E' questo il caso dei 42 comuni della provincia di Macerata e ad es. del comune di Capannori (LU), che hanno avuto ottimi risultati da questo sistema (Capannori, pur essendo piu' popoloso di Casalecchio, ha una densita' di soli 295,06 abitanti per km2. Casalecchio ha... 2058 abitanti per km2!
- con un adeguato numero di prelievi settimanali. Cosa fa Capannori? Ogni settimana: 3 ritiri per organico, 2 ritiri per multimateriale, 1 ritiro per carta e cartone nonche' per indifferenziato, ritiro gratuito a domicilio su prenotazione per gli ingombranti, ritiro mensile per olii esausti, ritiri personalizzati e supplementari per pannoloni e pannolini (ma... e la privacy?), ritiri supplementari su prenotazione delle potature e sfalci. Cosa si vuole fare a Casalecchio (vd. “Casalecchio News” di dicembre)? 2 ritiri per l'organico, 1 per tutto il resto, potature e sfalci... ritiro la domenica!

Ma vediamo soprattutto cosa succede a Reggio Emilia, 172.000 abitanti e una densita' di 744 abitanti/km2. Da quanto si legge sul sito (http://www.municipio.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESDocumentID/DA68DD5A6799814CC1257632004C717D?opendocument&FROM=CrcscrznNrdstrltvclndr) , l'amministrazione ha saputo capire la diversita' delle situazioni abitative e ha pensato a un sistema modulato: “nelle abitazioni singole e fino a 4/6 unità immobiliari l’utenza ha a disposizione un kit (mastelle, sacchetti, sottolavello), per effettuare la suddivisione dei materiali.
Alle utenze condominiali sono stati assegnati contenitori più idonei in relazione ai quantitativi di rifiuto prodotti [=contenitori condominiali].

Nelle zone ad alta densità abitativa, con grossi condomini, anzichè fornire contenitori ad uso condominiale, sono state predisposte le oasi ecologiche dedicate. Sono punti strategici, recintati, in cui i cittadini, muniti della chiave, potranno portare i rifiuti suddivisi negli appositi contenitori, senza vincolo di orario o di giorni prestabiliti di esposizione.”

Questo blog non ce l'ha coi cassonetti. Ma il sistema di Reggio ci pare intelligente!

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