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27.5.13

La stampa locale approfondisce

Uno dei maggiori quodiani locali, giovedi' e sabato scorsi si e' interessato della differenziata a Casalecchio con ampi articoli.
Il primo, del 23 maggio, riporta le percentuali di differenziata diffuse dall'amministrazione comunale ma anche le lamentele di alcuni commercianti di Casalecchio.

"Il Resto del Carlino" 23.5.2013

Nel secondo - un'inchiesta condotta nel quartiere Croce da Nicodemo Mele e pubblicata su un inserto speciale - si fa piu' luce sull'attuale fenomeno dello sversamento dei rifiuti fuori dal territorio comunale (che se preso in conto abbassa di molto le percentuali sull'efficienza del porta a porta) e sullo scontento dei cittadini.
Riportiamo la parte dell'articolo che tratta del nostro argomento e tre delle undici brevi interviste a casalecchiesi.

dal Carlino, inserto "Casalecchio e strada dei sapori", 25.5.2013




23.5.13

"Un esercizio interessante" (i numeri del Comune sui risultati del porta a porta)

Le parole sono importanti, lo ha detto uno che se ne intende. Allora fanno rabbrividire quelle usate dal sindaco di Casalecchio per disegnare il prossimo obiettivo della sua amministrazione in tema di rifiuti: “un esercizio interessante” (“Casaleccho Notizie” di maggio-giugno, p.23) . Perche' evidenziano la distanza siderale, il gelo profondo che lo separa dai cittadini che amministra. D'altra parte sara' in ben altri pensieri affaccendato, visto che risulta fra i possibili candidati per la segreteria di Bologna del suo partito, e se migliaia di suoi concittadini vivono male le sue decisioni, quisquilie.

Facciamolo anche noi, un esercizio interessante.

Su "Casalecchio Notizie" di maggio-giugno, l'amministrazione comunale ha diffuso i dati di raccolta della prima settimana di differenziata spinta (senza piu' cassonetti) nella nostra cittadina, 15-21 aprile. Era ovvio per tutti, e avevamo previsto anche noi, che i dati della differenziata sarebbero subito schizzati in alto, succede sempre dopo l'adozione del famigerato sistema. Naturalmente non e' un male, se prescindiamo dal fatto che adesso a Casalecchio si vive di m...alavoglia.
C'e' pero' un particolare: i conti non tornano.


Sostiene il Comune che fra il 15 e il 21 aprile a Casalecchio si e' raggiunto, immediatamente e senza colpo ferire, nientemeno che il 74% di differenziata. BUM! Sulle pagine del suo periodico l'amministrazione riporta i pesi di carta, plastica e organico+sfalci raccolti a Casalecchio in quelle giornate e il confronto con lo stesso periodo del 2012. Non fornisce pero' il peso ne' dell'indifferenziato, ne' delle altre frazioni (vetro, legno, metallo...) che si sono ottenute: le verifiche diventano cosi' piu' difficili. Ma tentiamo lo stesso.

L'autorevole agenzia regionale ARPA nel suo report 2012 ha fornito la la percentuale che la carta rappresenta in provincia di Bologna sul totale della differenziata. Possiamo quindi approssimativamente calcolare quanto pesa in totale la differenziata raccolta e poiche' il comune sostiene che ha raggiunto il 74% del totale rifiuti, arriviamo ad un possibile peso totale del “rusco” raccolto a Casalecchio nella famosa prima settimana di passione.
Utilizziamo anche altri metodi basati sui dati ARPA per verificare il nostro dato e arriviamo ad una stima intorno a 180-184.000 kg di rifiuti prodotti, compatibile con il n. dei kit distribuiti dal comune (17.355 al 20 aprile, fonte “Casalecchio Notizie”).

Adesso andiamo a vedere quanto si sarebbe dovuto raccogliere.
Secondo ARPA 2012 (http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/rifiuti/reportrifiutier2012.pdf p.22) , Casalecchio ha prodotto in un anno 17.423.441 kg di rifiuti totali. Dividiamo per 53 (ma si', aggiungiamone una!) e abbiamo la produzione di una settimana. Togliamone un'esagerazione, il 30%, fra crisi ed effetto della scomparsa dei cassonetti: Casalecchio fra il 15 e il 21 maggio 2013 avrebbe dovuto produrre, stimiamo ovviamente in via approssimata, circa 230.120 kg di rifiuti.

Domanda: DOVE SONO ANDATI A FINIRE 46.120,93 KG (46 TONNELLATE) DI RIFIUTI presumibilmente prodotti e apparentemente non registrati nei dati del comune di Casalecchio?

Se calcoliamo quanto peso di rifiuti al giorno produce in media un cittadino (dati ARPA), e' come se 5000 casalecchiesi nella prima settimana senza cassonetti non avessero versato neanche un grammo di rifiuti coi modi imposti dal Comune.

Oppure, come e' molto piu' probabile, e' come se un numero ancora piu' elevato di cittadini avesse versato i rifiuti solo in parte secondo le indicazioni del comune, sversandone altre frazioni in luoghi e con sistemi meno punitivi.
E' azzardato stimare che 7-8.000 casalecchiesi SI RIFIUTANO?
Se anche ci fossimo sbagliati del doppio, sarebbe sempre un dato enorme.

E' chiaro quindi che il metodo e' fortemente sgradito ai cittadini, che lo evitano spesso e volentieri. Inoltre, se le nostre stime sono sufficientemente realistiche, a Casalecchio nella prima settimana senza cassonetti la differenziata ha raggiunto non il 74%, ma circa il 58% sul totale dei rifiuti prodotti: il metodo quindi e' non solo sgradevole, ma anche fallimentare se non raggiunge nemmeno la soglia di legge (65%).

Ecco perche' questo frettoloso cantar vittoria, mentre si bussa alle porte dei cittadini per riscuotere il conto di tanta efficienza, non ci piace affatto.
Tentato sulla nostra pelle l'”esperimento-Gamberini”, ci aspetteremmo adesso non le minacce di sanzioni che escono dalle stanze di un potere deluso, ma un po' di resipiscenza e di buon senso, modificando il sistema come ha sempre chiesto gran parte della collettivita' casalecchiese.
La citta' tornerebbe ad essere un luogo dove si vive volentieri e si puo' star certi che calerebbe drasticamente il turismo dei rifiuti.


P.S.: un dossier su un tema analogo, mentre anche altri gruppi consiliari si stanno attivando su questo argomento, e' a  http://www.listacivicacasalecchio.it/?p=151


7.5.13

Notizie dai lettori


Ci e' arrivato da un lettore, che il blog ringrazia, un ampio commento. Per il dettaglio delle argomentazioni e per la notizia che fornisce, le parole del nostro concittadino meritano di essere pubblicate anche a parte e di aprire un capitolo. Potremmo anche intitolarlo "Ho visto un rat", parafrasando l'immortale Dario Fo.

Altri commenti sono i benvenuti!


"Salve, mi trovo d'accordo praticamente con tutte le argomentazioni di questo blog riguardante lo smaltimento dei rifiuti a Casalecchio. Potrei aggiungere lamentazioni giuste e vissute sull'atto pratico di smaltire l'organico (puzzure e scarsa igiene... e non siamo ancora in estate); potrei aggiungere il disagio di tenere dentro casa 5 tipologie di rifiuti (quando la casa soprattutto non è grandissima e non ha balconi); potrei rispondere ad una signora che disse che l'indifferenziata è davvero poca roba e potrebbe farsi anche ogni 2 settimane (evidentemente non ha lettiera per gatti da smaltire o bimbi che usano pannolini).. potrei palesare molti altri disagi che noi tutti stiamo vivendo... sarebbe l'ennesimo sacrosanto sfogo... ma la cosa su cui voglio sottoporre l'attenzione invece è questa: ho visto un RATTO! L'animale stava rovistando allegramente tra i rifiuti posti sul marciapiede e visto che adesso gli stessi vengono depositati vicino ai portoni, è entrato dentro il cortile"

5.5.13

E arriva pure il conto da pagare...

A 20 giorni dall'inizio del calvario del porta a porta integrale e' comparsa in buchetta la bolletta della tassa comunale sui rifiuti. Bel tempismo, complimenti.

Pensavamo mica di spassarcela, “serviti e riveriti” dal nuovo “servizio” rifiuti fortemente voluto dall'amministrazione? Pensavamo mica che, siccome adesso una parte della discarica e' casa nostra, e una parte del lavoro sui rifiuti lo facciamo noi con le nostre manine, si pagasse di meno? NOO!! Niente di tutto questo!

Un occhio agli importi. Tanto per cominciare, l'importo vero non c'e'. Ce n'e' uno provvisorio, che dovra' essere integrato piu' avanti con un conguaglio di entita' ignota. E, consentite questa espressione al blog, la faccenda gia' puzza di fregatura. Guardando l'importo provvisorio, c'e' pochissima differenza in meno da quanto pagato nel 2012: cosi' poca che il conguaglio successivo potrebbe facilmente portare a un pagamento piu' elevato che l'anno scorso.
Solo che adesso una parte del lavoro la facciamo noi. Solo che abbiamo avuto un peggioramento a picco della qualita' della vita quotidiana.



Su “Casalecchio News” di maggio, appena uscito,  si puo' leggere l'intervento molto centrato dell'esponente di un gruppo consiliare (p.8). Non cito gli estremi del consigliere in questione, e me ne scuso con lui benche' non lo conosca, altrimenti accuseranno il blog di avere un pensiero critico preconcetto. “La carta, la plastica e le altre consistenze [...] hanno un loro valore di mercato. [...]. Il problema e' CHI ne gode: Hera SpA. In molti comuni dove si adotta la raccolta differenziata [...] all'utente viene riconosciuta una retribuzione per ogni sacco di rifiuto differenziato [...] considerato che il lavoro di differenziazione viene effettuato dal cittadino [...] e non da Hera!”

Il dato a sorpresa e' una stima fatta dall'autore dell'articolo, che calcola in 220.000 euro il valore della carta da macero prodotta dai casalecchiesi con la raccolta differenziata.
Visto che la vendita del materiale che viene differenziato dai cittadini non da' alcun vantaggio tributario a chi lo produce, cioe' i contribuenti del comune, e' sempre piu' necessario chiedersi quanto costa VERAMENTE Hera SpA ai casalecchiesi.

La Tares, spiega il comune nella lettera, deve “coprire integralmente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che non e' piu' finanziabile con altre entrate”. Beh, se le cose stanno cosi', non sara' illegale, ma appare immorale in tempi di crisi a) adottare un sistema ad alto costo come quello a raccolta manuale porta a porta integrale, quando era possibile spendere molto meno, b) continuare a caricare i contribuenti praticamente come prima, dopo che il deposito stradale dei rifiuti e' stato spostato nelle loro case.
I cittadini si turano il naso.
Anche troppo. 

2.5.13

Sporta a sporta (belle novita' a Casalecchio!)

Prima che i nostri amministratori, ignorando le osservazioni di tanti, mettessero in pratica con protervia l'iniziativa del porta a porta a Casalecchio, questo blog si era permesso di far notare che molti casalecchiesi gia' non riuscivano ad osservare i ristretti orari di esposizione per carta e plastica introdotti da anni. Come avrebbero potuto farcela aggiungendo anche indifferenziato e organico, e come si sarebbe ridotta la citta'?
Siamo stati buoni profeti: si e' ridotta come immaginato, con la gente che non ce la fa a tener dietro a una sequela continua di imposizioni inosservabili, coi bei risultati di decoro urbano e pulizia che cominciano a a vedersi.
Eccone qualcuno!

Casalecchio di Reno 30.4.2013


Casalecchio di Reno 30.4.2013


Casalecchio di Reno, 30.4.2013

Queste foto sono state scattate il 30 aprile scorso, un martedi', alle ore 17 circa. Sono evidenti i molteplici problemi dei cittadini: per tanti e' scomodo depositare la carta dopo le 18.30; per alcuni non e' possibile ritirare al mattino i bidoni dell'indifferenziato (quelli grigi) esposti la sera prima; qualcuno ha anche anticipato al martedi' l'esposizione dell'organico prevista per il mercoledi' (bidoni marroni).
  
Amministrazione comunale, vogliamo arrenderci all'evidenza che questo sistema fa di Casalecchio una bruttura e rende infernale la vita di tutti?
 

1.5.13

Dentro il tunnel


E cosi', eccoci chiusi in casa coi nostri rifiuti.
Dopo la sparizione di tutti i cassonetti da Casalecchio di Reno il 14 aprile, il blog ha aspettato piu' di quindici giorni a far sentire di nuovo la sua voce. Gli e' venuto un ragionevole dubbio, quello che si deve sempre evitare prima di emettere un giudizio definitivo. “E se mi fossi sbagliato? Se, vittima di idee preconcette, avessi ignorato la facilita' con cui si puo' vivere senza contenitori pubblici in cui depositare sporcizia e scarti? Se davvero si potesse tenere tutto in casa?”. Il blog e' intellettualmente onesto! Percio', fatta la prova, adesso puo' parlare senza piu' peli sulla lingua.
Il metodo adottato per la differenziata a Casalecchio e' veramente una schifezza. Primo, gestire le proprie giornate in base ai passaggi penta-settimanali di Hera, e negli orari giusti, e' impossibile per troppi cittadini, come dimostreremo molto presto. 
Secondo, la raccolta bisettimanale dell'organico e' una pagina nera nella storia dell'amministrazione di Casalecchio.
Come si vorrebbe avere per assessore all'ambiente una signora di poca arroganza e di molto buon senso...

(Facci la grazia: un'arzdaura al potere!)
 
Effetto collaterale n.1, passa la voglia la cucinare. Il fresco pesce azzurro acquistato un mese fa languisce nel congelatore, perche' il pensiero di come smaltirne gli odorosi resti scoraggia i propositi di creare un piatto sano ed economico. La verdura e la frutta mancano spesso: se ne compra pochissima perche' poi ne va a male una parte e restaci te, giunta di Casalecchio, coi limoni marci nel bidone. Idem per le uova. Chissa' come va il commercio degli alimentari freschi a Casalecchio negli ultimi tempi. Comunque, se in tempo di crisi ti fai togliere anche il piccolo piacere di cucinare, continuiamo pure a farci del male.

Sugli abbandoni impropri di rifiuti, che sono sotto gli occhi di molti, i lettori ne avranno visto delle belle negli ultimi 15 giorni, come ne ha viste l'artefice del blog. Non e' escluso un piccolo capitolo sull'argomento, intanto pero' un invito a chi segue il blog: ogni piccolo aneddoto o racconto su gestioni “strane” dei rifiuti viste coi propri occhi e' ben gradito, inviatelo e siate certi che sara' pubblicato, tranne i nomi di persone eventualmente citati, che resteranno rigorosamente omissis come ogni riferimento a precisi recapiti.

Intanto mi informo su cosa toglie gli odori dagli scarichi, perche' da quello che sento ho il sospetto che piu' d'uno abbia trovato una strada alternativa allo smaltimento via terra!